Eravamo abituati alla velocità, alla rapidità delle azioni, alla schematizzazione dei tempi per riuscire ad essere efficienti durante il corso dell’intera giornata, a vivere la quotidianità in maniera quasi robotica. Ma poi il virus ha cambiato qualcosa, anzi parecchie cose!
E tra queste ci ha insegnato a riappropriarci del nostro tempo e dei nostri spazi intimi, ci ha educato a vivere con lentezza la giornata ed in parte, anche la nostra vita! È bene ricordarsi di questa lentezza, quella positiva, quella che aiuta ad apprezzare le piccole cose e che, in questo momento, ci ricorda quanto sia importante l’attenzione ad alcuni piccoli gesti (mantenere le distanze, igienizzare continuamente le mani, indossare la mascherina etc.), soprattutto fuori casa.
E chi, meglio della tartaruga, può ricordarci l’importanza della lentezza?!
Grazie a questo suo esser calma e “comoda” riesce a centellinare le risorse ed
anche ad essere così longeva. Da questi presupposti e da questo simpatico rettile è partito e si è ispirato il nostro gruppo di corridori (amatoriale o agonistico), nato all’interno della nostra Polisportiva.
Passione per lo sport, stare bene con la testa e con il corpo, aggregazione, sono le parole chiave della nostra attività, che avrà diversi obbiettivi.
LA CORSA È PER TUTTI!
Correre significa vivere più a lungo, ma soprattutto più sani, godersi ancora di più la vita. Non c’è una età per essere in forma. Nessuna età per vivere la vita al massimo. Non andremo a correre o camminare per il tempo ma per prenderci il nostro tempo. La corsa è molto di più di una attività fisica: è una connessione con la vita.
Proporremo iniziative a giovani (che magari non hanno trovato stimoli nelle tante discipline sportive presenti sul territorio) e ai meno giovani (che vorranno provare a riprendere a “muoversi” o iniziare per la prima volta a “muoversi” o, perché no, ad allenarsi per obbiettivi più ambiziosi). Ed in questo momento così importante che sembra quasi un Inizio, una “rinascita” per il Paese ricordiamoci allora proprio delle Tartarughe, della loro capacità di vivere lentamente, di utilizzare la lentezza come resilienza, capace di portar loro da un posto all’altro del Pianeta.
